Come richiesto dalla Presidenza Nazionale quest’anno abbiamo dovuto commemorare il XXV Aprile rimanendo a casa, ma questo non ci ha impedito di partecipare spiritualmente e con il cuore alla cerimonia che il Comune di Pomarance ha organizzato in forma privata presso il Parco della Rimembranza del capoluogo (e di cui alleghiamo una fotografia gentilmente inviataci dall’Amministrazione comunale), commemorazione organizzata anche con una diretta facebook in modo da poter essere condivisa dagli abitanti del Comune. Abbiamo comunque spiegato i tricolori alle finestre delle nostre case e presso la nostra sede, (come si può vedere dalle fotografie) e su invito degli amici dell’A.N.P.I. cantato dai nostri balconi “bella ciao”. Abbiamo anche inviato alla Sindaca di Pomarance Avv. Ilaria Bacci il nostro messaggio, che avevamo comunque preparato per ricordare la Liberazione, e che condividiamo, augurandoci e augurando alla nostra amata Patria una nuova “Libertà” e una nuova “Rinascita” e ricordando nel contempo, con deferenza e commozione i nostri soci defunti, primi fra tutti il nostro compianto ex presidente partigiano combattente Aroldo Salvadori e il nostro ultimo combattente e socio effettivo recentemente scomparso Mario Rossetti:
“Cari concittadini, per celebrare la ricorrenza del 25 Aprile, eravamo soliti ritrovarci nelle piazze d’Italia per ricordare l’immenso sacrificio di tutti coloro che hanno combattuto e sacrificato la vita per riconquistare a tutti la libertà.
Quest’anno le cose sono andate diversamente. Stiamo vivendo una pagina triste della nostra storia. Siamo nel bel mezzo di un’emergenza nazionale che ci ha costretti a fare i conti con un nemico pressochè invisibile, privo di fucile ma non per questo meno letale. Si tratta di un virus sconosciuto, lo chiamano Covid 19 o Coronavirus, a seconda dei casi. Un bacillo che in poco tempo ha scatenato una vera e propria pandemia mondiale seminando dolore e morte. Ha agito in modo subdolo, senza dare alcun preavviso, proprio come talvolta accade in guerra.
Data la circostanza, non possiamo esimerci dal volgere un commosso pensiero a chi ha perso la vita per questa epidemia, ai loro familiari, a coloro che rischiando si sono impegnati in prima linea per far fronte all’emergenza in atto.
Questo 25 aprile sarà perciò diverso da tutti gli altri. Dovremo celebrarlo in privato, tra le mura delle nostre case. Ma questa non è affatto una resa. Noi resisteremo e reagiremo. Seppure in forma privata, ci ricorderemo del valore dei Combattenti per la Libertà che con il loro esempio, ci hanno insegnato quale sia la via da percorrere. E’ la via del coraggio, della speranza, della solidarietà sociale, dell’amore per la libertà. Dinanzi a questi valori non c’è muro che tenga. Parafrasando le parole del Presidente Nazionale A.N.C.R Sergio Paolieri, “…nessuna condizione, nemmeno un virus può impedire all’animo umano di essere per sempre libero”. Per noi essere liberi significa, oggi, ritrovare la libertà di tornare alla nostra perduta normalità.
Lo sappiamo, ci attende un periodo difficile da affrontare, pieno di incertezze anche economiche. La nostra forza sarà quella di fare ciascuno la propria parte come ci viene richiesto dalle Autorità, con pazienza, impegno e fiducia nel futuro. Insieme ce la faremo e vinceremo a nostra volta questa atipica, difficile battaglia. Viva l’Italia che resiste! Buon 25 Aprile a tutti!”