Notiziario: FEDERAZIONE DI PADOVA, SEZIONE DI PONTELONGO: MUSEO DI GeSTA

FEDERAZIONE DI PADOVA, SEZIONE DI PONTELONGO: MUSEO DI GeSTA

7°APPUNTAMENTO: I SOLDATI DELLA GUERRA - parte III
📌8° APPUNTAMENTO : I SOLDATI DELLA GUERRA, I FRATELLI BREGANTIN - parte IV ...prosegue dal 7° appuntamento
Composizioni come quella che proponiamo oggi, ovvero l’insieme di più tondini di ritratti di soldati, sono tipiche del periodo della Grande Guerra e successivi. Esse hanno il compito di tenere insieme i combattenti di un paese, piuttosto che di un’unità, piuttosto che di una classe di leva. Sono la testimonianza dei volti di un’impresa. Dopo la guerra tutti i comuni conservavano questi quadri nei loro spazi pubblici a memoria e ricordo dei combattenti caduti o anche di tutti quelli partiti. Il quadro esposto al museo non è di provenienza comunale, ma privata ed ha una dedicazione particolare. Infatti gli uomini ritratti sono i componenti del “Gruppo d’onore” pontelongano. Inizialmente, quando ci era stata donata la riproduzione dalla fam. Battisti, non era chiaro cosa fosse questo gruppo d’onore. Interrogati gli anziani, ed in particolar modo il nostro Gianni Turetta, è emerso che, fintanto che erano in vita i combattenti della “guera granda”, nelle notti tra il 3 e il 4 novembre e il 4 e 5 novembre, un gruppo di vecchi soldati montava la guardia al monumento ai caduti. Essi vegliavano ed onoravano i loro compagni scomparsi. Il racconto è stato confermato dalle vecchie carte d’archivio della Federazione ANCR di Padova. Un rito riservato ad un gruppo specifico di vecchi soldati. Per ricordare questa pratica, la Federazione di Padova, in occasione del Centenario della fine della Grande Guerra ha nuovamente organizzato, con tutte le sue sezioni, la veglia al monumento nella notte tra il 3 e 4 novembre 2018 e, per l’evento, sono stati predisposti degli appositi ceri da accendere ai caduti.Il 4 novembre, al termine della veglia, in una grande cerimonia sono stati consegnati gli attestati dei soldati caduti ai familiari ancora rintracciabili.Il ritrovamento di questo quadro ci ha permesso di recuperare molte foto di vecchi compaesani, altrimenti perduti, ma ci ha anche dato l’opportunità di riscoprire alcune storie...Continua al prossimo appuntamento
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Al centro della composizione, oltre alle immagini del re, dei comandanti e dei capi di governo troviamo le foto di due soldati caduti: Emilio e Florindo Bregantin. Due fratelli. Sulla sinistra scopriamo poi che vi sono altri due che rispondono al cognome di Bregantin: Giulio e Ettore. Altri due fratelli. I quattro erano tutti partiti dall’attuale via Bo’ per il fronte, quattro fratelli di cui solo due ritornarono. Storie analoghe le troviamo per i fratelli Gallo, Tramarin, Lazzarin, Lunardi. Emilio morì all’inizio della guerra e il giovanissimo Florindo alla fine. Giulio ritornò con una piccola mutilazione al ginocchio. Questi quattro fratelli, avevano una sorella che era rimasta a casa con la madre Virginia, detta Nina. Ma l’essere a casa non l’ha risparmiata dall’epidemia spagnola che infuriava già dalla fine della guerra. Nina, colpita da tre tremendi lutti, era divenuta nota in paese come “Nina piansi”.
Giulio ed Ettore si sono poi sposati ed hanno messo su famiglia ed hanno chiamato uno dei loro figli maschi con il nome dei fratelli morti in guerra: Emilio, per uno dei figli di Giulio e Florindo per uno di quelli di Ettore. Così si tramandava la memoria nelle vecchie famiglie contadine.
Ci sono tante storie dietro quella che, a molti oggi, può sembrare solo una vecchia fotografia.
Nelle foto:
1) Florindo ed Emilio Bregantin
2) Giulio ed Ettore Bregantin
3) biografia di Emilio Bregantin tratta dal libro "caduti nell'oblio" del presidente dell' ancr della federazione di Padova, dott.ssa Lisa Bregantin
4) consiglio di lettura, un romanzo che racconta le vicende di tre fratelli in guerra.