Continuano le visite virtuali che propone il museo GeSTA
📌4° APPUNTAMENTO : LA VITA IN TRINCEA
Dopo aver parlato della vittoria osserviamo com'era la vita in trincea.
Innanzitutto partiamo dal presupposto che quella che era stata progettata come una guerra di movimento si rivelò invece una guerra di posizione il cui fulcro fu la tragica realtà della trincea. Inizialmente le trincee erano state pensate come rifugi per le truppe ma divennero la sede permanente dei reparti di fanteria. Le condizioni igieniche in cui vivevano i soldati erano pessime ed erano presenti pulci e topi nonché epidemie ed infezioni, a livello psicologico gli uomini erano provati, impauriti, smarriti. La morte era una presenza costante : i bombardamenti anche con il gas erano all'ordine del giorno e il terreno tra le trincee nemiche, la terra di nessuno, era un luogo di scontri tra uomini, artiglieria e mitragliatrici. Le infermiere, e gli stessi soldati, erano impreparate alle ferite di queste armi. Nelle foto prese dagli oggetti conservati al museo :
1) rappresentazione di una trincea, all'interno dei binocoli si può osservare la stereoscopia, durante la guerra nacque questa tecnica di sovrapporre più volte delle fotografie creando la terza dimensione e osservandole si percepisce com'era la vita all'interno della trincea.
2) manifesto vite di guerra : il museo ha raccolto e raggruppato delle testimonianze di alcuni soldati
3) libretto personale del soldato
4) piastrine le quali racchiudevano un foglietto dei dati personali del soldato, i dati a cui rivolgersi in caso di morte,le vaccinazioni e il reggimento
5) carta dei razionamenti
6,7) oggettistica dalla trincea
Ringraziamo un nostro collezionista locale per le ultime 3 foto :
8) Manuale d’istruzione su come costruire i rotolini scaldarancio, da utilizzare nei fornelletti Battiega e G.G Brevettato
9)Rotolini rinvenuti nel ghiacciaio della Marmolada
10)Utilizzo su fornelletto G.G Brevettato
Innanzitutto partiamo dal presupposto che quella che era stata progettata come una guerra di movimento si rivelò invece una guerra di posizione il cui fulcro fu la tragica realtà della trincea. Inizialmente le trincee erano state pensate come rifugi per le truppe ma divennero la sede permanente dei reparti di fanteria. Le condizioni igieniche in cui vivevano i soldati erano pessime ed erano presenti pulci e topi nonché epidemie ed infezioni, a livello psicologico gli uomini erano provati, impauriti, smarriti. La morte era una presenza costante : i bombardamenti anche con il gas erano all'ordine del giorno e il terreno tra le trincee nemiche, la terra di nessuno, era un luogo di scontri tra uomini, artiglieria e mitragliatrici. Le infermiere, e gli stessi soldati, erano impreparate alle ferite di queste armi. Nelle foto prese dagli oggetti conservati al museo :
1) rappresentazione di una trincea, all'interno dei binocoli si può osservare la stereoscopia, durante la guerra nacque questa tecnica di sovrapporre più volte delle fotografie creando la terza dimensione e osservandole si percepisce com'era la vita all'interno della trincea.
2) manifesto vite di guerra : il museo ha raccolto e raggruppato delle testimonianze di alcuni soldati
3) libretto personale del soldato
4) piastrine le quali racchiudevano un foglietto dei dati personali del soldato, i dati a cui rivolgersi in caso di morte,le vaccinazioni e il reggimento
5) carta dei razionamenti
6,7) oggettistica dalla trincea
Ringraziamo un nostro collezionista locale per le ultime 3 foto :
8) Manuale d’istruzione su come costruire i rotolini scaldarancio, da utilizzare nei fornelletti Battiega e G.G Brevettato
9)Rotolini rinvenuti nel ghiacciaio della Marmolada
10)Utilizzo su fornelletto G.G Brevettato

