L’Amministrazione Comunale e le Associazioni Combattentistiche e d’Arma di Fontaniva hanno organizzato per la ricorrenza del 74° Anniversario della Liberazione d’Italia dal nazifascismo un adeguato programma di attività. Le autorità, i rappresentanti delle Associazioni e i cittadini sono stati convocati per le ore 9.00 nel piazzale del Municipio.
Qui si sono costituite, con celerità, due delegazioni, capeggiate rispettivamente dal Sindaco, dottor Lorenzo Piotto, e il Vicesindaco, signor Michele Miazzi. le quali hanno raggiunto poi le località periferiche di Casoni, Boschi, San Giorgio in Brenta e Campanello, e hanno deposto una corona di alloro ai monumenti, al cippo e alle lapide, dedicate ai Caduti di Guerra e ai partigiani della Resistenza e civili uccisi nei giorni della Liberazione.
Tutti i partecipanti alla manifestazione hanno raggiunto successivamente, alle ore 10.00 con i propri mezzi, la località “Belgio” dove hanno assistito allo scoprimento della targa posizionata sulla facciata della chiesetta della Comunità, dedicata alla Madonna del Rosario.
L’insegna ricorda un fatto straordinario anche se non unico che molti non conoscevano e non immaginavano che fosse accaduto in tempo di guerra.
Si tratta di un’amicizia vera, nata tra tre persone di nazionalità e di provenienza culturale diverse e nella circostanza anche nemici.
E’ la storia del nostro concittadino Caporale Maggiore Corrizzato Virginio. Egli era stato destinato al Campo n.148 di POL di Bussolengo per la vigilanza dei prigionieri di guerra e mentre svolgeva quell’incarico conobbe due soldati inglesi, Jeff Camber e Frank Bush.
Tra i tre nacque una condivisione di intenti, nonostante la diversità di posizione, vigilante l’uno e vigilati gli altri due.
Quando gli eventi precipitarono, si ipotizzò che i prigionieri sarebbero stati trasferiti nei campi di concentramento in Germania. Perciò l’8 settembre 1943 i tre amici abbandonarono il CAMPO 148. Virginio fece ritorno a casa l’11 successivo mentre gli altri due trovarono momentaneo rifugio nei dintorni. Prima di partire Virginio promise ai due amici che avrebbe fatto tutto il possibile per aiutarli.
E così come si racconta nel libro “ Il Belgio” di Gino Isoli furono prelevati dal luogo, dove avevano trovato rifugio, dai familiari del Corrizzato e trasportati con mezzi di fortuna in Contra’ Belgio di Fontaniva.
Virginio diede loro ospitalità, nonostante il rischio di essere catturati tutti e tre e il pericolo per i familiari e per i vicini di casa. L’amicizia solidale tra i tre era così forte che superò ogni ostacolo e difficoltà del momento. Tuttavia però la tranquillità non durò a lungo a causa dei delatori.
Allora i tre cominciarono a vivere come fuggiaschi, trasferendosi da un luogo all’altro nel vasto territorio della giurisdizione del Comune di Fontaniva. Boschi, anfratti, case diroccate divennero il loro rifugio per non essere catturati dalle forze fasciste che imperversavano ancora nel territorio e in tutta la provincia di Padova facendo anche fallire in una notte il loro tentativo di catturarli.
Secondo il racconto di Gino ISOLI i due soldati inglesi, aiutati dai partigiani locali, si unirono poi ai partigiani di Campo Rovere per il bene di tutti e promisero a Virginio che sarebbero ritornati alla fine della guerra per rivederlo.
A lotte fratricide finite e cessato il pericolo Corrizzato tornò a casa in famiglia e in seguito non rivide più i suoi compagni.
Terminata la cerimonia con la benedizione del parroco Don Andrea Mazzon tutti i presenti hanno raggiunto la zona monumentale del capoluogo dove è iniziata la parte centrale della manifestazione con l’alza bandiera Italiana ed Europea. La Banda Municipale ha eseguito l’Inno Nazionale ed Europeo.
Si è costituito poi il corteo che ha sfilato per la via principale Umberto I raggiungendo il Duomo dove è stata celebrata la S. Messa di suffragio per i Caduti con la lettura finale della preghiera dell’Associazione Arma Aeronautica da parte del presidente di Sezione di Cittadella, Maresciallo di 1^ Classe Giovanni Gelain
All’uscita della chiesa si è ricomposto nuovamente il corteo che ha raggiunto la zona monumentale dove sono stati promossi gli onori ai Caduti con la deposizione della corona di alloro da parte del Sindaco e dei rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia locale. (I presidenti di Sezione delle varie armi non hanno capito che dovevano loro accompagnare il sindaco)
Il Presidente Michelazzo, prima degli interventi, ha consegnato, tramite il dottor Piotto, la medaglia della Croce al Merito di Guerra, concessa al Soldato Rebellato Emilio classe 1916 in Zonaguerra il 15 settembre 1918 dal Comandate della 3^ Armata, Tenente Generale Emanuele Filiberto Duca d’Aosta, al nipote nostro socio Luigi Rebellato.
Con gli interventi del sindaco e del rappresentante delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma si è conclusa la manifestazione.