Notiziario: FEDERAZIONE DI CASERTA, SEZIONE DI PEDIMONTE MATESE: RICORDATO FEDERICO LUPOLI

FEDERAZIONE DI CASERTA, SEZIONE DI PEDIMONTE MATESE: RICORDATO FEDERICO LUPOLI

Il giorno 3 novembre u.s., il Comune di Piedimonte, in collaborazione con la nostra locale Sezione, con una conferenza avvenuta all’interno della biblioteca comunale, ha voluto ricordare la figura di un importante concittadino: Federico Lupoli.
Federico Lupoli nasce il 12 febbraio 1899 da Camillo e Porrotti Luigia, e dopo gli studi si avvia alla professione di falegname. Il 23 febbraio 1917, nel pieno della Grande Guerra, a soli 18 anni, viene richiamato alle armi e spedito al fronte, insieme ai suoi coetanei, esempio di coraggio e giovinezza che si associa immediatamente ai famosi “ragazzi del ‘99”. Promosso caporale e trasferito al 1° reggimento genio zappatori, durante la battaglia del Piave, ribattezzata poi da d’Annunzio “battaglia del solstizio”, nel settore del Montello, Federico venne fatto prigioniero dagli austriaci. Tornò in patria a guerra finita, l’11 novembre 1918, e venne insignito della Croce per merito di Guerra. Dopo la guerra, Federico si sposò e mise su famiglia, ma il suo impegno sociale, sempre attivo verso la sua Piedimonte, continuò a coltivarlo, anche durante il ventennio fascista, di cui non fu mai un sostenitore. Dal 1944 fino al 1975, Federico farà parte, come figura di spicco e di prestigio della locale sezione della Democrazia Cristiana, dell’amministrazione comunale. Con la sua azione, Federico Lupoli riuscì ad alleviare i disagi e le privazioni, figli della seconda guerra mondiale, della sua gente, attraverso i rifornimenti di alimentari alla popolazione e l’assistenza agli indigenti. Furono questi i fattori per i quali per ben due volte, dal 26/09/1950 al 29/05/1952 e dal 19/05/1964 al gennaio 1965, ricoprì la carica di sindaco. Lupoli sin da subito divenne il “sindaco della gente”, non solo per le attività sopra già descritte, ma anche per l’immensa disponibilità e la grande compassione che nutriva verso la sua gente. Come sindaco ne ricordiamo i risultati: la riparazione di opere pubbliche, come la rete fognaria o l’edificio scolastico; la messa in opera di nuove strutture, in collaborazione con gli enti statali, come i nuovi edifici scolastici a Piedimonte e dintorni; la ricostruzione della linea ferroviaria Napoli-Piedimonte, distrutta durante il conflitto bellico; il recupero del monumento ai caduti, scaturito dal legame indissolubile che legava Lupoli a tutti i caduti e i combattenti di Piedimonte, di cui fu anche Presidente. Erano presenti il Segretario Federale col Labaro ed il Commissario di Maddaloni.
DAL GIORNALE “VIVICASAGIOVE” Dott. Antonio Cembrola