FEDERAZIONE DI CASERTA, SEZIONE DI CAIAZZO: “LA MEMORIA HA UN GRANDE FUTURO”

La strage di Caiazzo, quella compiuta dai tedeschi in un casolare delle campagne di Caiazzo, e precisamente nella frazione San Giovanni e Paolo, la sera del 13 ottobre del 1943.

Ventidue le vittime, 4 uomini, 7 donne, 11 bambini d’età compresa tra i 3 e 16 anni: donne, uomini, bambini, tutti trucidati con inaudita violenza per ordine di un giovane sottotenente della Wermacht –29° Panzer Grenadier Regiment, identificato per Wolfang Lehnigk Emden.

Cerimonia solenne  questa mattina, presenti tantissimi giovani, cittadini, parenti delle vittime, parole commoventi del sindaco di Caiazzo Stefano Giaquinto, e del borgomastro di Octhendung Rita Hirsch. Oltre al presidente della delle vittime e amici di Octhendung.

Sono state deposte due corone, una dal provincia di Caserta presenti numerosi Sindaci con in prima fila il rappresentante della città di Caserta Col. Pasquale Antonucci, una folta delegazione di tedeschi, la nostra storica associazione e quella dei carabinieri in congedo, tutta l'amministrazione comunale, l'associazione familiari Sindaco di Caiazzo e una dal Sindaco di Octhendung, la pace tra i popoli parte proprio da Caiazzo, dall'eccidio tremendo del 13 ottobre 1943 nasce il gemellaggio con la città tedesca a dimostrazione che oggi i due popoli ripudiano la guerra e fraternamente si uniscono per crescere insieme a costruire la pace. Stupendo e commovente le parole dette in italiano del sindaco tedesco: "La memoria ha un grande futuro".

Pomeriggio Santa Messa all'antica Chiesa del Soccorso, aperta per l'occasione .  A finire il corteo al luogo della strage dove uno dei cittadini tedeschi di Octgendung sorregge un nostro anziano socio  di anni 86 e porta la nostra bandiera al suo posto, che dire? Emozioni indescrivibili, abbiamo donato i nostri foulard.. tanti i giovani presenti, bel messaggio di pace e amicizia, ogni tedesco ha deposto un fiore bianco, ricordi da portare sempre nei nostri cuori e tutti i giorni nelle nostre azioni.