Notiziario: Federazione di Caserta: Riflessioni

Federazione di Caserta: Riflessioni

RICEVIAMO DAL PRESIDENTE MEGNA E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO
Passeggiando con un amico per le vie di una cittadina della provincia di Caserta, che da lì a poco sarebbe passato il corteo per la commemorazione dei caduti di tutte le guerre, non vi era vita, finestre e balconi chiusi, non si vedeva una bandiera, un vessillo. L’amico disse: “ come è distante da certi sentimenti questa gente. Noi veniamo da lontano per onorare i loro caduti, i loro parenti, padri, nonni e loro non partecipano.” Amara conclusione di un viaggio di delusioni, di constatazioni di fallimenti morali, di oblio, di mancanza di sentimenti patriottici.
A quel punto osservai:” quando l’Italia del calcio   è impegnata in un incontro internazionale i vessilli, le  bandiere vengono esposte e tante”.
Allora da che parte sta l’Italia vera, l’Italia delle lotte, delle guerre, delle negazioni, dei valori, dei nostri Padri, dei nostri Combattenti?
Quell’Italia che si imbandiera per un gol segnato o addirittura di un autogol dell’avversario non ci appartiene.
Noi vogliamo stare dalla parte del giusto, a nostro avviso, dove si ritrovano, valori, sentimenti, riconoscimenti, gratitudine.
Da dove cominciare per poter riconquistare tali beni preziosi? Ancora una volta dalla Scuola.
In questa agonia culturale la scuola deve riprendersi la scena, deve cominciare dall’ABC,: dalla bandiera, dal tricolore e spiegarne il significato dei colori, dall’inno nazionale, dall’educazione civica dal rispetto delle regole dal culto della nazione, dal significato Patria, Nazione.
Non bisogna impegnarsi per un anno scolastico ma solo alcuni giorni prima di una celebrazione e spiegarne il significato. Sarà sufficiente impegnare i propri alunni in una ricerca  e saranno bravi anche a coinvolgere i propri genitori, distratti e sonnolenti. Tutti  si renderanno consapevoli del significato di certi gesti , di un labaro, di una bandiera di un distintivo. Solo allora saranno  consapevoli di esporre il tricolore prima per queste cerimonie e poi per la partita di calcio,  perché sapranno distinguere valori e sentimenti, e credetemi prevarrà il sentimento patriottico più che quello sportivo, perché lo sportivo confluisce sempre nel nazionale.
Sono un sognatore ed allora permettete che continui a sognare e di vedere quelle strade buie e desolate animate di vessilli al vento e balconi pieni di cittadini gioiosi che al passaggio del corteo si uniscono alle note della banda  per cantare l’inno d’Italia.
Salvatore Megna