FEDERAZIONE DI CASERTA: FESTEGGIAMENTI PER IL SOCIO MASTROIANNI
Villa Santa Croce (Comune di Piana di Monte Verna CASERTA).
Si sono svolti nel pomeriggio di martedì 10 ottobre 2017, a partire dalle ore 16:00, presso l’abitazione del Reduce Cesare Mastroianni, i festeggiamenti per il suo 94° compleanno.
Erano presenti: Il Sindaco di Piana di M. Verna Dr. Giustino Castellano, il Parroco Giulio Farina, il Presidente della Federazione ANCR di Caserta Prof. Salvatore Megna ed il Segretario Salvatore Serino, il delegato di Piana di M. Verna Nicola Caruso, il Presidente della Sezione di Casapulla Luigi Apollo, l’instancabile Presidente della Sezione di Caiazzo Enrico D’Agostino, sempre più attivo e premuroso nei confronti di questi ultimi Reduci, tanti Soci e tutti i familiari di Cesare. Dopo aver omaggiato il Reduce Cesare Mastroianni il “Gruppo Redazione” si è appartato con il festeggiato e l’ha intervistato.
TESTIMONIANZA
Mi chiamo Cesare Mastroianni, nato a Villa S. Croce Frazione di Piana di Monte Verna (CE) il 10 ottobre 1923.
Sono partito il 06 gennaio 1943 con il treno via Aversa e il 09 dello stesso mese sono arrivato a Padova presso il 20° Reggimento Artiglieria Piave. A luglio dello stesso anno sono partito e mi hanno portato a Trieste, presso la caserma di artiglieria Sassari al 34° Reggimento in località S. Giovanni Bosco. Dopo sette giorni mi hanno portato in Liguria, presso il Comando 6° Artiglieria contraerei Salina Belvedere. Altri sette giorni e poi mi hanno portato a Livorno, presso Ardenza Mare al Comando 36° Gruppo Contraerei e poi a Chiusi dove sono rimasto fino all’8 settembre del ’43 giorno dell’Armistizio, mi ricordo che era di mercoledì.
Dopo l’armistizio ci fu uno sbandamento e il Comando di Benevento mi trasferì a Napoli presso la Doganella dietro l’aeroporto. Mi ricordo che mangiai l’ultimo rancio alle 17 di sera e poi dopo tre giorni di lunedì. Mentre scendevamo verso Napoli col treno, mi ricordo che presso Cassino la ferrovia era interrotta a causa di bombardamenti, quindi scendemmo dal treno per continuare il viaggio a piedi. Durante il viaggio alcuni tedeschi mi strapparono le stelline dalla divisa e poi controllarono nella mia valigia, nella quale avevo una pagnotta di pane che mangiai solo a casa mia. Successivamente mi incontrai con un amico di Piana di M. Verna che si chiamava Emiliano Camerota e mentre ci incamminavamo, nel cielo si intravedevano trentasei aerei americani. Mi ricordo che c’era una quercia grandissima con le radici all’esterno che formavano delle cave, quindi ci riparammo giusto in tempo in quelle cave e dietro di noi, lungo il ciglio stradale, si sentivano colpi di mitra.
Riuscimmo a scamparla e sempre a piedi giungemmo a Pignataro M., il giorno successivo a S. Angelo in F. e poi a casa nostra a Villa S. Croce.
“Gruppo Redazione”
FEDERAZIONE DI CASERTA