Notiziario: FEDERAZIONE DI BENEVENTO, SEZIONE DI S. BARTOLOMEO IN GALDO. 4 NOVEMBRE

FEDERAZIONE DI BENEVENTO, SEZIONE DI S. BARTOLOMEO IN GALDO. 4 NOVEMBRE

Queste le parole del Sindaco di San Bartolomeo in Galdo, Carmine Agostinelli: " Oggi è il 7 ma ricordiamo il IV novembre, giornata dell'Unità nazionale e delle Forze Armate. E' passato quasi un secolo dalla fine del primo Conflitto Mondiale, che si concluse con la firma dell'armistizio avvenuto a Padova il 3 novembre ed entrato in vigore il 04/11/18. Con il suo duplice carattere di ricorrenza dell'Unità Nazionale e di Festa delle Forze Armate, il 4 novembre è testimonianza esplicita del legame davvero stretto e intenso tra il Paese e la sua componente militare; uomini e donne che oggi prestano servizio esattamente come i valorosi soldati che combatterono, un secolo addietro, nel piu terribile conflitto europeo. Il 4 novembre è un giorno, almeno così lo interpreto, che ritengo debba fissare nella memoria di ognuno di noi sentimenti di unità, di condivisione, di partecipazione e di forte senso civico. Ed io oggi, quindi, oltre che rivolgermi alle Forze Armate e ringraziarle per il quotidiano e prezioso lavoro, desidero rivolgermi anche a tutti i miei concittadini, richiamandoli ad una profonda riflessione: quest'oggi, infatti, è l'occasione per ringraziare uomini coraggiosi che spendono la loro vita per il Bene Comune, ma è anche l'occasione per risvegliare in noi stessi una rinnovata responsabilità civica, ovvero un atto d'amore verso la Città e il nostro Paese. Viviamo oggi un momento storico difficile, incerto e di profonda sofferenza. La politica è febbricitante, la democrazia è febbricitante, la rabbia è tanta. Non ci sono grandi ricette per risollevare il capo e guardare avanti. All'Italia, infatti, ed al nostro amato San Bartolomeo, ne serve soltanto una, i cui ingredienti sono: legalità, partecipazione, senso civico, responsabilità ed un rinnovato amore per la propria terra e la propria città. E' questo oggi, l'auspicio e l'augurio che rivolgo a tutti noi, a tutti voi: a me stesso, a tutti gli amministratori, agli insegnanti, a tutti coloro che ricoprono un ruolo o un posto pubblico, a tutti i cittadini...Possiamo noi tutti quotidianamente servire l'Italia con la stessa devozione delle Forze Armate... è un atto d'amore verso la Nazione e un atto dovuto nei confronti dei figli di questa terra. Viva le Forze Armate, Viva Ll'Italia. Viva l'Unità Nazionale"" La Presidente della Federazione ha poi ricordato i gloriosi combattenti con le seguenti parole: "E’ con profonda gratitudine che ringrazio il signor Sindaco e voi tutti qui presenti, per poter ricordare tutti insieme coloro che hanno perso la vita per questo nostro Paese, così duramente colpito da una guerra mai giusta e che ha mietuto spietatamente tante giovani vite. Quei giovani cui è stato prematuramente tolto il diritto di vivere e che con il loro estremo sacrificio, hanno restituito al mondo il più alto bene dell’umanità; che è quello di vivere in pace. Come già ho avuto modo di esternare, il 4 novembre rappresenta per me un’ideale di continuazione del cammino iniziato dai quei gloriosi combattenti e che ci unisce, ora, al loro passato. Un cammino lungo il quale spero, come pietre miliari, di ritrovare intatti quei valori di umanità e di fratellanza che dovrebbero essere sempre presenti in ognuno di noi, valori che molti hanno ormai dimenticato! Siamo qui per commemorare i nostri caduti, ed io come Presidente ho aderito al progetto per la ricorrenza del centenario della Grande guerra del Friuli Venezia Giulia, territorio di guerra del nostro Paese, ed ho richiesto per voi, le medaglie quali eredi dei gloriosi avi che hanno fatto la storia di questo paese, in data 28 marzo 2017, (ottenute nel mese di settembre), a Onorcaduti, ufficio allo scopo preposto dal Ministero della Difesa. Parimenti è stata mia intenzione ricordare tutti i caduti della nostra provincia, tanto che, al momento, sono state già richieste circa mille medaglie per i Paesi di San Bartolomeo in Galdo, Calvi, Benevento, Pannarano, Tocco Caudio, Ceppaloni, Sant’Agata dei Goti e Morcone. Giorno dopo giorno pervengono numerose le liste dei caduti da dove si evince l’alto contributo di vite umane di cui ha sofferto la nostra provincia nella sola prima Guerra mondiale. In veste, poi, di Presidente di Federazione, non nascondo di sentirmi rigenerata e rinfrancata, nel constatare quanto ancora sia vivo nelle persone delle Sezioni della provincia di Benevento, che ho visitato in questi giorni, l’amore verso i loro cari caduti poiché in loro vedo rivivere gli alti valori che hanno guidato le loro gesta. La loro gioia mi conforta e mi libera dalla delusione e dall’amarezza di cui alcuni mi pervadono quando mi dicono che parlare della guerra e un fatto ormai obsoleto e lontano nel tempo. Ebbene, il 4 novembre è la data, in cui la storia sembra riprendere vita ed è il giorno in cui l’intera popolazione si riunisce per ricordare l’orrore della guerra e invitare alla pace. Quella pace che deve essere quotidianamente coltivata e che deve essere sempre presente nelle piccole e grandi conquiste dell’uomo. E’ sotto gli occhi di ognuno di noi lo scontro, in questi anni difficili, con nemici che sembrano invincibili e che coinvolgono giovani che sembrano aver scordato quei tristi e nefandi atti di guerra, ma che pur tuttavia dobbiamo cercare di sconfiggere ed in particolare il lento degrado culturale che sta facendo crescere sempre di più il seme di una pericolosa ignoranza. Oggi il nostro nuovo campo di battaglia è la paura di uscire, di viaggiare, di incontrare la follia dietro l’angolo, una follia costruita ad arte che sfrutta senza pietà l’ignoranza di tanti giovani senza ideali ne passioni! In passato uomini giovani ci hanno dato un esempio di ardimento e di altruismo, ragazzi semplici, amanti della vita e della libertà, diventati improvvisamente uomini e soldati uniti dal senso di fratellanza, con la fede in Cristo, tormentati solo dalla paura di non riuscire a sopravvivere un giorno in più e di non poter più tornare dai loro cari. Il mio desiderio, come discendenti ed eredi del patrimonio dei nostri cari e sfortunati combattenti, sarebbe quello di vedere che la nostra Associazione tornasse ad essere un efficace mezzo operativo di affratellamento, d’amore e di pace. Colgo l’occasione per rivolgermi a voi, bambini della quinta elementare (ex quarta elementare come promesso), ai quali anche quest’anno sarà mia premura e gioia consegnare le medaglie in ricordo dei vostri nonni e zii che persero la vita per consegnare loro un futuro in un paese libero e in pace."