E' morto l'ultimo paracadutista superstite della battaglia di El Alamein

Si è spento alle 12,30 del 25 marzo il paracadutista Luciano Masi, presidente onorario della sezione di Lucca dell’Associazione Nazionale Paracadutisti D’Italia (A.N.P.D’I.), stretto dall’affetto dei suoi due figli Giorgio e Mauro, del nipote Tiziano e di tutti i paracadutisti lucchesi che gli sono rimasti vicini fino in fondo.

Nato a Pontedera il 12 settembre 1922, veniva chiamato alle armi nel gennaio del 1942 e faceva immediatamente domanda per essere ammesso alla regia Scuola di Paracadutismo di Tarquinia dove effettuava il suo primo lancio l’8 giugno 1942. Inserito nei ranghi della costituita Divisione Folgore ed assegnato al 185° reparto trasporti divisionali, nel luglio dello stesso anno veniva inviato in Libia e quindi in Egitto nella base di El Daba da dove giornalmente trasportava i rifornimenti ai battaglioni schierati sulla linea di El Alamein.

Scampato più volte miracolosamente a mitragliamenti e bombardamenti sulle piste desertiche retrostanti il fronte, il 23 ottobre, giorno di inizio della grande battaglia, si trovava alla base di El Daba quando veniva comandato di portare rifornimenti al comando divisionale dove lo sorprendeva l’ordine di ritirata il 2 novembre 1942. Veniva catturato dagli inglesi il 6 novembre insieme agli ultimi superstiti che, finite le munizioni e sparati gli ultimi colpi, erano costretti alla resa dopo aver ricevuto l’onore delle armi. Tornava in patria nel giugno del 1946 dopo ben quattro anni di prigionia.

Ultimo reduce lucchese della battaglia di El Alamein e dei ben sei veterani lucchesi di quella battaglia, era iscritto alla sezione di Lucca dell’Associazione Nazionale Paracadutisti D’Italia fin dalla sua costituzione nel 1979 e ne manteneva la carica di Presidente Onorario fino al suo decesso, costituendo per i paracadutisti lucchesi il punto di riferimento ideale ed il testimone vivente delle tradizioni e dei valori del paracadutismo militare italiano.