MEDAGLIA D’ORO DI EL ALAMEIN
Comandante di plotone paracadutisti, attaccato da preponderanti forze corazzate, rincuorava ed incitava col suo eroico esempio i dipendenti a difendere a qualsiasi costo la posizione affidatagli.
Sorpassato dai carri, raccolti i pochi superstiti, li guidava in furioso contrassalto, riuscendo a fare indietreggiare le fanterie avversarie seguite dai mezzi corazzati. Nuovamente attaccato da carri, con titanico valore, infliggeva ad essi gravi perdite ed, esaurite le munizioni anticarro, nello estremo tentativo di immobilizzarli, si lanciava contro uno di questi e con una bottiglia incendiaria lo metteva in fiamme.
Nell’ardita impresa veniva colpito da raffica di mitragliatrice che gli distaccava la mandibola; dominando il dolore si ergeva fra i suoi uomini, e con la mandibola penzolante, orrendamente trasfigurato, con i gesti seguitava a dirigerli, e ad incitarli alla lotta, tra fondendo in essi il suo sublime eroismo. Col suo stoicismo e col suo elevato spirito combattivo salvava la posizione aspramente contesa e, protraendo la resistenza per più ore, oltre le umane possibilità, s’imponeva all’ammirazione dello stesso avversario. I suoi paracadutisti, ammirati e orgogliosi, chiesero per lui la più alta ricompensa.
El Munassib (Africa Settentrionale), 24 ottobre 1942.
Il Generale di corpo d’Armata Ferruccio Brandi è stato anche presidente onorario della Associazione Nazionale Paracadutisti nel 2012. Fu Lui a divulgare, dopo molte insistenze e una vita riservata,al punto che di lu non ci sono quasi fotografe del periodo post bellico, una asciutta biografia, che pubblichiamo :
Nel 1940 in qualità di Sottotenente effettua il corso di paracadutismo a Tarquinia e viene assegnato al 187° Reggimento II Battaglione (comandanto dal maggiore Zanninovich), 6ª cp, quale Comandante di Plotone. Nel 1942 a El Alamein partecipa ai combattimenti di Deir El Munassib e Quota 105 (23- 24 ottobre) affiancato dal C.le Magg. Luigi Compagnoni, attualmente presidente onorario dei paracadutisti di Brescia.
Dopo la degenza e la prigionia, rentra nel 1963, su sua rchiesta, a Pisa, quale Capo di Stato Maggore della costituenda Brigata Paracadutist (al comando del Generale Magri). Negli anni 1964-65 è trasferito al Comando di Livorno. Nel ’66 e’67
assume il comando della Scuola Militare di Paracadutismo a Pisa. Nel biennio 1968- 69 è comandante del 1° Reggimento paracadutsti in Livorno. Dal 1969 al 1973 è nominato comandante della Brigata paracadutisti «Folgore». Nel 1971, anch’egli è al lancio durante la sciagura della Meloria. Terminata la Sua carriera militare nel servizio attivo, ricoprendo alti incarichi fino al raggiungimento del grado di Generale di Corpo d’Armata, ha ancora modo di occuparsi dei suoi paracadutisti e degli altri militari italiani, in qualità di Commissario per le onoranze dei Caduti.