Notiziario: APPROFONDIMENTI: Un punto di vista al femminile su Croce Rossa Italiana e Prima Guerra Mondiale

APPROFONDIMENTI: Un punto di vista al femminile su Croce Rossa Italiana e Prima Guerra Mondiale

di Elena Branca - A.N.S.M.I. Verrua Savoia Cultrice di storia della Croce Rossa e della Medicina (C.I.S.C.R.I.)

Scrivere della Croce Rossa nella Grande Guerra dopo che sono stati pubblicate valanghe di tomi sull’argomento mi fa pensare che la cosa migliore, per capire di che si tratta, sia tracciare pochi dati ma corretti partendo da documenti e fonti adeguate.

Che succede nel 1915? Dopo quasi un anno di tentennamenti, e di manifestazioni di piazza, i governanti italiani decidono di entrare in guerra: il 23 maggio 1915 era già tutto pronto, norme e regolamenti di guerra, assieme ad una grossa dose di incauto ottimismo che portava a credere che sarebbe durata pochi mesi, ancora in autunno non si ferma il campionato di calcio ritenendo che la guerra finirà prima del campionato.

Che ci diranno i numeri:

  • chiamate alle armi le classi dal 1874 al 1900;
  • 5.698.000 mobilitati (volontari di altre classi 8.000, elementi permanenti 52.000).
  • I morti per diretta causa di guerra: 680.000 (dei quali 300.000 sul fronte carsico).
  • Civili deceduti: 70.000.
  • Il 48,59% morì per ferite,
  • il 33,05% per malattie;
  • i dispersi 16,51%, 1,85% per cause non indicate.
  • La maggiore mortalità si ebbe nel 1918 con il 29,21%.

In questi numeri non rientrano i civili morti per le conseguenze dell’influenza: il dato non è ben definito, si stima dai 375.000 ai 650.000, praticamente come i morti per causa diretta di guerra.

Visto che come chiarito meno della metà dei militari morì per le ferite, quali sono le patologie causarono la maggior parte di danni? gangrena gassosa, congelamento, tubercolosi, colera, ratti, pidocchi (tifo petecchiale), pulci, tracoma, morbillo, difterite, tifo addominale, scabbia, tinea  (micosi), meningite cerebrospinale epidemica, malaria, vaiolo, malattie veneree, sindromi psichiatriche, e, infine, la pandemia di spagnola .

Negli stessi giorni abbiamo la dichiarazione di guerra dell'Italia all'Austria-Ungheria e la promulgazione di norme e regolamenti come il REGIO DECRETO LEGGE 23 MAGGIO 1915, N. 719 con il quale il personale mobile della Croce Rossa Italiana, in caso di guerra o di mobilitazione, è considerato militare e soggetto alla disciplina militare con gradi equiparati. (G.U. n. 133 del 27 maggio 1915), nello stesso vengono anche mobilitati i Cavalieri di Malta e le Infermiere Samaritane che opereranno sotto il coordinamento della Croce Rossa Italiana. In calce all’articolo il testo del Regio Decreto.

Importante ricordare che la Sanità è gestita dalla Sanità Militare e che la Croce Rossa ha compiti ausiliari.

“ARTICOLO 1     IN CASO DI GUERRA O DI MOBILITAZIONE TOTALE O PARZIALE DELL'ESERCITO O DELL'ARMATA, E LIMITATAMENTE AL DETTO PERIODO, GLI INSCRITTI NEL PERSONALE MOBILE DELL'ASSOCIAZIONE DELLA CROCE ROSSA ITALIANA, SONO CONSIDERATI MILITARI E SONO SOGGETTI, IN RAGIONE DEL GRADO, CUI A NORMA DEI REGOLAMENTI SI TROVANO EQUIPARATI, ALLA DISCIPLINA MILITARE, SIA NEI RAPPORTI FRA LORO, SIA RECIPROCAMENTE NEI RAPPORTI CON I MILITARI DEL R. ESERCITO E DELLA R. MARINA. TALE DISPOSIZIONE AVRÀ EFFETTO SOLAMENTE QUANDO SIANO CHIAMATI A PRESTAR SERVIZIO CON LE UNITÀ MOBILITATE. NEL CASO SUDDETTO, AI MANCANTI ALLE CHIAMATE VENGONO APPLICATE LE DISPOSIZIONI PENALI SANCITE PER I MILITARI DEL R. ESERCITO E DELLA R. MARINA.

ARTICOLO 2   IL GOVERNO DEL RE È AUTORIZZATO A RICONOSCERE I GRADI CHE IL PERSONALE RIVESTE NELL'ASSOCIAZIONE AL MOMENTO DELLA CHIAMATA IN SERVIZIO CON LE UNITÀ MOBILITATE (NON OLTRE QUELLO DI MAGGIORE) E QUALI DELEGATO GENERALE E COMMISSARI DELEGATI PRESSO LE ARMATE.  

IL GRADO È PROVVISORIO E VERRÀ DATO INDIVIDUALMENTE, VOLTA PER VOLTA, AL MOMENTO IN CUI ASSUMONO SERVIZIO, AGLI UFFICIALI DEI QUALI VIENE RICHIESTO L'IMPIEGO ED A DELEGATI SUDDETTI E PER LA DURATA DEL SERVIZIO STESSO. UN APPOSITO REGOLAMENTO DELLA CROCE ROSSA, APPROVATO DAI MINISTERI DELLA GUERRA E DELLA MARINA, STABILIRÀ LE NORME PER L'APPLICAZIONE DEL PRESENTE DECRETO.”

Fonte: http://www.infoleges.it/service1/scheda.aspx?service=1&id=81815

Nel Regolamento per il tempo di Guerra della CRI vengono precisati nei minimi particolari le strutture e i compiti di ogni singolo soggetto che verrà impegnato in questa impresa, per quanto riguarda, come detto sopra, il personale mobilitato e quello di supporto, come le Infermiere Volontarie e le Suore Infermiere.

Tutto il personale in zona di guerra indosserà il bracciale di neutralità, a scopo protettivo, e porterà anche, a scopo distintivo, una croce più piccola che potrà essere diversa a seconda dei casi.

Bracciale di neutralità, come stabilito dalla Convenzione di Ginevra del 1864 e confermato dalle successive: uso protettivo dell’Emblema

La Croce Rossa apposta sulla fronte o sul petto o altro, ha uso distintivo, indica che chi lo indossa fa parte della Associazione.

Queste le particolari stellette in uso al personale mobile della Croce Rossa, quasi tutti uomini a parte le nostre dottoresse in medicina e farmacia che invece utilizzeranno la particolare stelletta ad 8 punte in uso per il personale non sottoposto ad obbligo di leva come ad esempio i cappellani.

Cosa metterà in campo la C.R.I. a sostegno della Sanità Militare?

  • N. 74 Ospedali da guerra
  • N. 3 Ospedali di tappa (Ferrara, Mantova, Verona)
  • N. 32 Ambulanze da montagna
  • N. 6 Ambulanze radiologiche
  • N. 4 Sezioni di Sanità
  • N. 1 Sezione stomatologica (3^ armata)
  • N. 33 Sezioni automezzi
  • N. 8 autoparchi              
  • N. 10 Depositi di rifornimento
  • N. 2 Magazzini di rifornimento
  • N. 4 Depositi Personale (Bologna, Milano, Padova, Imola)
  • Unità sub-delegazione zona Puglie: N. 3 ospedali da guerra e 2 posti di soccorso
  • N. 29 Posti di soccorso ferroviari
  • N. 24 treni ospedali + 1 treno ausiliario
  • Inoltre: Ospedali chirurgici mobili
  • Posti chirurgici avanzati
  • Ufficiali automobilisti: arruolati tra persone munite di un’auto di proprietà
  • Al seguito dei corpi operanti in Albania e Macedonia:
    • Quattro ospedali da guerra
    • Un treno ospedale
    • Alcune sezioni di sanità
  • Per quanto attiene al personale mobilitato:
  • 1.160 ufficiali medici (tra cui una quarantina di donne)
  • 162 ufficiali farmacisti (tra cui una decina di donne)
  • 480 ufficiali commissari e contabili
  • 130 ufficiali automobilisti
  • 90 cappellani
  • 5.750 tra sottoufficiali e truppa

Si noterà la caratteristica quasi totalmente maschile, a parte le dottoresse in medicina e farmacia farmaciste arruolate su ordine perentorio dell’Ispettorato della Sanità Militare.

Tra il personale maschile mobilitato ci saranno anche molte vittime, morti per fatto d’armi 15 ufficiali e 30 militari, mentre morti per malattia 86 ufficiali e 254 militari oltre a feriti, 27 ufficiali e 16 militari, prigionieri, 23 ufficiali e 11 militari, dispersi, 4 ufficiali e 16 militari.

Molti di questi, poi, transiteranno dalla Croce Rossa alla Sanità Militare per periodi più o meno lunghi, per poi rientrare nei ruoli della CRI per il congedo o per altri servizi.

Si tratta di personale regolarmente stipendiato per i suoi servizi, a seconda del grado e dei compiti.

Un esempio della “Assimilazione” ai gradi della Sanità Militare: chi in Croce Rossa è Medico assistente di 2a Classe, Commissario Amministrativo di 3a Classe, Contabile di 2a Classe, Farmacista di 2a Classe verrà assimilato al grado di Sottotenente della Sanità Militare.

Molte delle nostre giovani neo-laureate verranno quindi assimilate al grado di Sottotenente della Sanità Militare, qualcuna Tenente (si veda Maria Montessori) più rare le Capitano come Luisa Ancona