Le motivazioni che hanno spinto alcune donne a diventare delle spie sono: il patriottismo, l’avidità per il denaro, l’amore o anche per la semplice voglia di avventura.
Sta di fatto che misero in atto diversi metodi per raggiungere i propri scopi: carpire informazioni al nemico.
La più famosa in assoluto è sicuramente Mata Hari, il cui vero nome era Margaretha Geertruida Zelle, nata in Olanda nel 1876.
Nota come spogliarellista esotica, si presume che sia entrata in servizio come spia al soldo dei servizi segreti tedeschi nell’ottobre del 1915. Fu condannata all’impiccagione dal tribunale militare francese per alto tradimento il 25 ottobre 1917, ma in realtà non è mai stata fatta piena luce sulla sua attività spionistica.
La memoria collettiva la vuole una raffinata spia, in realtà i sospetti ricaddero su di lei in modo inquisitorio per il suo dispendioso stile di vita e per il fatto che durante i suoi frequenti viaggi aveva spesso contatto con personalità altolocate e politici.
Edith Cavell, era un’infermiera diplomata nata in Inghilterra nel 1865. Aveva aderito a un’organizzazione clandestina che aiutava i prigionieri dei tedeschi a fuggire attraverso l’Olanda neutrale. Venne arrestata il 5 agosto 1915 dai tedeschi e accusata di sabotaggio nei confronti delle forze armate tedesche e condannata a morte per spionaggio. A nulla valsero le intercessioni da parte di numerosi diplomatici per farle ottenere la grazia e venne fucilata il 12 ottobre 1915.
La sua esecuzione scatenò un’indignazione collettiva a livello mondiale. Nel 1919 la sua salma venne traslata in Inghilterra e viene tuttora onorata come eroina e martire inglese della Grande Guerra.
Gabrielle Petit, nacque in Belgio nel 1893, faceva parte della Croce Rossa belga ma al tempo stesso lavorava per i servizi segreti britannici che gli dettero l’incarico di spiare l’esercito tedesco.
Grazie alle sue conoscenze e informazioni fece scappare attraverso l’Olanda parecchi giovani tra i quali il suo fidanzato. Fu scoperta dal controspionaggio tedesco nel febbraio del 1916 e giustiziata il aprile dello stesso anno.
Gertrude Bell, era un’esploratrice, storica, archeologa e consigliera politica inglese che entrò a far parte dei servizi segreti britannici. Nata nel 1868 aveva profonde conoscenze sul Medio Oriente ed ebbe un ruolo di primo piano nel riordino politico di questa regione con Thomas Edward Lawrence meglio noto come Lawrence d’Arabia. Ricoprì una posizione chiave nei servizi come ufficiale di collegamento con il grado di maggiore ed ebbe un ruolo fondamentale nella creazione dell’odierno Iraq. Morì suicida in circostanze misteriose a Bagdad nel 1926.
Elsbeth Schragmüller, era nata in Germania nel 1887, meglio nota come “Fraulein Doktor”, fu una delle prime donne laureate, studiò scienze politiche a Friburgo.
Nel 1914 lavorò per l’Alto Comando tedesco a Bruxelles presso il centro raccolta informazioni per poi approdare al servizio informazioni militari dello stato maggiore a Lille. Nel 1915 venne messa a capo del reparto di spionaggio contro la Francia e a fine conflitto venne promossa a tenente e insignita della croce di ferro di prima classe.
Nulla si sa invece, di un numero imprecisato di donne che furono giustiziate il Galizia, Rutenia, Serbia, Romania e più in generale nei territori toccati dal conflitto, compresi i territori della duplice monarchia occupati.
Il minimo sospetto di collaborazionismo era sufficiente per far scattare la condanna a morte per spionaggio. L’Austria Ungheria eseguiva le condanne principalmente tramite l’impiccagione. Negli altri paesi l'esecuzione delle spie avveniva solitamente per mezzo della fucilazione.
Sta di fatto che misero in atto diversi metodi per raggiungere i propri scopi: carpire informazioni al nemico.
La più famosa in assoluto è sicuramente Mata Hari, il cui vero nome era Margaretha Geertruida Zelle, nata in Olanda nel 1876.
Nota come spogliarellista esotica, si presume che sia entrata in servizio come spia al soldo dei servizi segreti tedeschi nell’ottobre del 1915. Fu condannata all’impiccagione dal tribunale militare francese per alto tradimento il 25 ottobre 1917, ma in realtà non è mai stata fatta piena luce sulla sua attività spionistica.
La memoria collettiva la vuole una raffinata spia, in realtà i sospetti ricaddero su di lei in modo inquisitorio per il suo dispendioso stile di vita e per il fatto che durante i suoi frequenti viaggi aveva spesso contatto con personalità altolocate e politici.
Edith Cavell, era un’infermiera diplomata nata in Inghilterra nel 1865. Aveva aderito a un’organizzazione clandestina che aiutava i prigionieri dei tedeschi a fuggire attraverso l’Olanda neutrale. Venne arrestata il 5 agosto 1915 dai tedeschi e accusata di sabotaggio nei confronti delle forze armate tedesche e condannata a morte per spionaggio. A nulla valsero le intercessioni da parte di numerosi diplomatici per farle ottenere la grazia e venne fucilata il 12 ottobre 1915.
La sua esecuzione scatenò un’indignazione collettiva a livello mondiale. Nel 1919 la sua salma venne traslata in Inghilterra e viene tuttora onorata come eroina e martire inglese della Grande Guerra.
Gabrielle Petit, nacque in Belgio nel 1893, faceva parte della Croce Rossa belga ma al tempo stesso lavorava per i servizi segreti britannici che gli dettero l’incarico di spiare l’esercito tedesco.
Grazie alle sue conoscenze e informazioni fece scappare attraverso l’Olanda parecchi giovani tra i quali il suo fidanzato. Fu scoperta dal controspionaggio tedesco nel febbraio del 1916 e giustiziata il aprile dello stesso anno.
Gertrude Bell, era un’esploratrice, storica, archeologa e consigliera politica inglese che entrò a far parte dei servizi segreti britannici. Nata nel 1868 aveva profonde conoscenze sul Medio Oriente ed ebbe un ruolo di primo piano nel riordino politico di questa regione con Thomas Edward Lawrence meglio noto come Lawrence d’Arabia. Ricoprì una posizione chiave nei servizi come ufficiale di collegamento con il grado di maggiore ed ebbe un ruolo fondamentale nella creazione dell’odierno Iraq. Morì suicida in circostanze misteriose a Bagdad nel 1926.
Elsbeth Schragmüller, era nata in Germania nel 1887, meglio nota come “Fraulein Doktor”, fu una delle prime donne laureate, studiò scienze politiche a Friburgo.
Nel 1914 lavorò per l’Alto Comando tedesco a Bruxelles presso il centro raccolta informazioni per poi approdare al servizio informazioni militari dello stato maggiore a Lille. Nel 1915 venne messa a capo del reparto di spionaggio contro la Francia e a fine conflitto venne promossa a tenente e insignita della croce di ferro di prima classe.
Nulla si sa invece, di un numero imprecisato di donne che furono giustiziate il Galizia, Rutenia, Serbia, Romania e più in generale nei territori toccati dal conflitto, compresi i territori della duplice monarchia occupati.
Il minimo sospetto di collaborazionismo era sufficiente per far scattare la condanna a morte per spionaggio. L’Austria Ungheria eseguiva le condanne principalmente tramite l’impiccagione. Negli altri paesi l'esecuzione delle spie avveniva solitamente per mezzo della fucilazione.

