ACCADDE OGGI: 16 DICEMBRE 1916

Di fesserie se ne dicono tante, per opportunità o convinzione non fa differenza, ma qui siamo oltre. Premessa indispensabile: l’offensiva francese a Verdun prosegue bene, Parigi riabbraccia Bezonvaux e Hardaumont e cattura migliaia di prigionieri. Esaltarsi è comprensibile, farneticare un po’ meno. “Un tale successo è superiore a quello ottenuto dal nemico in Romania”. No, scusate, è uno scherzo? Tre chilometri di campagna devastata contro i campi di grano e i pozzi petroliferi della Valacchia. E’ come paragonare un pareggio in amichevole con un quattro a zero nella finale di Champions League. Non regge, sconfina nel surreale. E poi com’era quel bel discorso sul darsi una regolata e non alimentare false illusioni? Già dimenticato. Andando a memoria ricordo solo una frase più “sfortunata”, quella di una principessa citata da Jean-Jacques Rousseau e attribuita poi a Maria Antonietta: “E se non hanno il pane, mangino le brioche”. Meglio l’analisi di qualche altro giornale: “L’esercito di Verdun ha risposto come conviene all’ipocrita proposta di pace tedesca. […] Con questo successo la Francia dà prova della sua vitalità, delle sue energie e delle sue risorse”.  Avendo scomodato la Romania con un improvvido parallelismo, tanto vale dare uno sguardo a quel fronte. I russo-rumeni abbandonano la linea del Ialomița e ripiegano ancora a nord-est, verso la Moldavia. Ritirata obbligatoria anche nel lembo settentrionale della Dobrugia.

Davide Sartori