Notiziario: ACCADDE OGGI: 15 ottobre 1916

ACCADDE OGGI: 15 ottobre 1916

BUCAREST SI SCONTRA CON LA DUREZZA DELLA GUERRA
A Bucarest devono fischiare le orecchie. In Europa ognuno dice la sua: “La Romania avrebbe dovuto attaccare in Dobrugia e non in Transilvania” – “Al contrario! Avrebbe dovuto mantenersi concentrata sulla Transilvania, ignorando la Dobrugia”. Se avesse fatto questo, se avesse fatto quell’altro. Ha sbagliato qui; no, ha sbagliato lì. Per quanto la si cerchi, non c’è una formula magica, nessun piano geniale. Bucarest è entrata in guerra sopravvalutando le sue forze e sottovalutando quelle nemiche; le attuali difficoltà ne sono la logica conseguenza e nessuno può sapere come andrà a finire. Ciò nonostante giudizi e opinioni si affannano in svariate profezie. Il 15 ottobre i giornali pubblicano un’intervista a Radoslavov, Premier bulgaro: “Quando avremo sbrigato i conti con la Romania sarà fatto un passo verso la pace. Con Bucarest neutrale, l’Intesa sperava nel suo intervento come fosse un atto risolutivo; ora questa speranza è scomparsa. Liquidata la Romania, la via del Mar Nero sarà aperta e vi sarà la possibilità di una pace onorevole. Non dico che debellare Bucarest sia per forza un fattore decisivo, ma se la Russia meridionale corresse qualche pericolo, i circoli di Pietrogrado potrebbero anche appoggiare correnti favorevoli alla pace”.  Il ragionamento potrebbe anche filare, ma quante volte la logica è uscita sconfitta da questa guerra? Il cammino non è affatto così lineare. Dall’altro lato della barricata, le opinioni pubbliche dell’Intesa invocano l’ormai abusato concetto di fronte unico per alleggerire il peso sulla Romania. “Attacchiamo tutti e tutti insieme”. Sì, ma il maltempo autunnale? E la spossatezza dei soldati, alle prese con mesi di offensive? L’Italia, per esempio, ne ha appena chiusa una; la Russia combatte ormai priva di inerzia; in Francia il massacro continua senza per questo aver spostato gli equilibri. L’unica offensiva ancora in piedi è quella macedone, troppo poco per salvare da sola Bucarest.
Davide Sartori