Notiziario: Abbazia di Montecassino, il bombardamento del 15 febbraio 1944

Abbazia di Montecassino, il bombardamento del 15 febbraio 1944

IL SIMBOLO VIOLATO: Nonostante siano passati ben 67 anni da quel tragico 15 febbraio 1944, ancora non è ben chiaro ciò che avvenne nel Quartier Generale di Caserta, di certo si sa solo che coloro che volevano bombardare la millenaria abbazia di Montecassino ebbero la meglio su coloro che erano contrari, e visto che ormai la decisione era stata presa, i comandanti supremi si raccomandarono solo del fatto che il bombardamento avvenisse in modo esemplare, bisognava mostrare al mondo intero la superiorità alleata. Erano le 9:45 del 15 febbraio 1944, quando dall'aeroporto di Foggia arrivarono ad oscurare il cielo di Cassino le “fortezze volanti” con le loro bombe da 1000 libbre ad azione ritardata, e in meno di tre ore l'Abbazia di Montecassino, faro della civiltà occidentale, divenne solo un cumulo di macerie. Vampate di fuoco bruciavano e distruggevano un monastero ove, nessun soldato, ma soltanto pochi monaci, con l'intrepido Abate Gregorio Diamare, ed un migliaio di sventurati profughi pensavano di trovar rifugio. In quel bombardamento valso a nulla, che fu solo il simbolo della stupidità e dell'inutilità della guerra, trovarono la morte centinaia di persone e andarono distrutte tutte le ricchezze architettoniche, le pitture e le sculture. Con il bombardamento gli alleati non riuscirono a rompere le linee tedesche, anzi ottennero l'effetto contrario. La Iª divisione paracadutisti tedesca comandata dal valido generale Heidrich trasformò le rovine del monastero in un'ottima postazione strategica che dominava tutta la vallata, e gli alleati dovettero così aspettare altri tre lunghi mesi per poter proseguire la loro avanzata verso Roma. L'’Abbazia di Montecassino, faro della occidentale, civiltà, viene colpita, schiantata, distrutta da un formidabile bombardamento. Una raffica furente aveva atterrato in pochi istanti il più insigne edificio dello spirito.