25 Luglio 1914 La risposta della Serbia all'Ultimatun Austro Ungarico

Il Governo Reale serbo ha ricevuto la comunicazione dell'Imperiale e Regio Governo del 20 di questo mese, e è persuaso che la sua risposta allontanerà tutti i malintesi che minacciano di guastare i buoni rapporti di vicinato tra la Monarchia austro-ungarica e il Regno di Serbia.
Il Governo Reale è cosciente che le proteste che sono apparse sia nella tribuna della Skoupchtina Nationale sia nelle dichiarazioni e negli atti dei rappresentanti responsabili dello Stato, proteste che furono tagliate corto dalla dichiarazione del Governo serbo fatta il 18 marzo 1909, non si sono più rinnovate nei riguardi della grande Monarchia vicina, in nessuna occasione, e che da questo momento, tanto da parte dei Governi Reali che si sono succeduti, quanto da parte dei loro organi, nessun tentativo è stato fatto con l'obiettivo di cambiare lo stato di cose politico e giuridico creato in Bosnia-Herzegovina.
Il Governo Reale constata che sotto questo profilo l'Imperiale e Regio Governo non ha fatto nessuna rimostranza salvo per ciò che riguarda un libro scolastico, e in merito al quale l'Imperiale e Regio Governo ha ricevuto una spiegazione interamente soddisfacente.
La Serbia ha dato molte volte delle prove della sua politica pacifista e moderata durante la durata della crisi balcanica ed è grazie alla Serbi a e al sacrificio che essa ha fatto nell'interesse esclusivo della pace europea che questa pace è stata preservata.
Il Governo Reale non può essere reso responsabile per delle manifestazioni a carattere privato quali gli articoli dei giornali e il lavoro pacifico delle società, manifestazioni che si producono in quasi tutti i paesi come una cosa ordinaria e che fuggono in generale al controllo ufficiale. Tanto meno che il Governo Reale, al tempo della soluzione di tutta una serie di questioni che si sono presentate tra la Serbia e l'Austria-Ungheria ha mostrato una grande cortesia ed è riuscita in questo modo a regolarne il più grande numero a favore del progresso dei paesi vicini.

E' per questo che il Governo Reale è stato penosamente sorpreso dalle affermazioni secondo le quali delle persone del Regno di Serbia avrebbero partecipato alla preparazione dell'attentato commesso a Saraïevo. Si aspettava di essere invitato a collaborare alla ricerca di tutto ciò che riguarda questo crimine ed era pronto, per provare con degli atti la sua assoluta correttezza, ad agire contro tutte le persone di cui sarebbe stato informato.
Arrendendosi quindi al desiderio dell'Imperiale e Regio Governo è disposto a rimettere al tribunale qualsiasi suddito serbo, senza riguardi alla sua situazione e al suo livello per la cui complicità nel crimine di Saraïevo gli saranno fornite delle prove e specialmente si impegna a far pubblicare nella prima pagina del Giornale Ufficiale in data 13/26 luglio la dichiarazione seguente:
«Il Governo Reale di Serbia condanna tutta la propaganda che sarà diretta contro l'Austria-Ungheria cioè l'insieme delle tendenze che aspirano in primo luogo ad allontanare la Monarchia dai territori che ne fanno parte, e deplora sinceramente le conseguenze funeste di queste azioni criminali.
Il Governo Reale è dispiaciuto che alcuni ufficiali e funzionari serbi abbiano partecipato, secondo la comunicazione dell'Imperiale e Regio Governo, alla propaganda sopracitata e compromesso le relazioni di buon vicinato alle quali il Governo Reale si era solennemente impegnato con la sua dichiarazione del 31 Marzo 1909.
Il Governo che disapprova e ripudia tutte le idee o i tentativi di una intromissione nei destini degli abitanti di qualunque parte dell'Austria - Ungheria, considera suo dovere avvertire formalmente gli ufficiali, i funzionari e tutta la popolazione del Regno che d'ora in avanti procederà con il maggior rigore contro le persone che si renderanno colpevoli di simili azioni, che impiegherà tutti i suoi sforzi per prevenire e per reprimerle.»
Questo annuncio sarà portato a conoscenza dell'Esercito Reale da un ordine del giorno a nome di Sua Maestà il Re, Tramite Sua Altezza Reale il Principe Ereditario Alexandre e sarà pubblicata nel prossimo bollettino dell'Esercito.

Il Governo Reale si impegna inoltre:
1º a introdurre alla sua prima convocazione della Skoupchtina, una disposizione nella legge della Stampa con la quale sarà punito nella maniera più severa la provocazione al rancore e al disprezzo della Monarchia austro-ungarica oltre che contro tutte le pubblicazioni di cui la tendenza generale sarà diretta contro l'integrità territoriale dell'Austria-Ungheria. Si impegna al momento della revisione della Costituzione che si avvicina, a far introdurre nell'articolo XXII della Costituzione un emendamento per fare in modo che le pubblicazioni citate sopra possano essere confiscate, cosa che attualmente ai termini categorici dell'articolo XII della Costituzione è impossibile.
2º Il Governo non possiede alcuna prova - e la nota dell'Imperiale e Regio Governo non gliene fornisce alcuna - che la società « Narodna odbrana » e altre società simili abbiano commesso fino ad oggi atti criminali di questo genere attraverso uno dei loro membri. Nondimeno il Governo Reale accetterà la domanda dell'Imperiale e Regio Governo e scioglierà la società « Narodna odbrana » e tutte le altre società che agiranno contro l'Austria-Ungheria.
3º Il Governo Reale serbo si impegna a eliminare senza ritardo dall'istruzione pubblica in Serbia tutto ciò che serve o potrebbe servire a fermentare la propaganda contro l'Austria-Ungheria, quando l'Imperiale e Regio Governo gli fornirà dei fatti e delle prove di questa propaganda.
4º Il Governo Reale accetta anche di allontanare dal servizio militare e dall'amministrazione gli ufficiali e i funzionari per i quali l'inchiesta giudiziaria avrà provato che sono colpevoli di atti diretti contro l'integrità del territorio della Monarchia Austro-Ungherese e aspetta che l'Imperiale e Regio Governo gli comunichi ulteriormente i nomi e i fatti di questi ufficial e funzionari al fine della procedura che deve conseguirne.
5º Il Governo Reale deve confessare che non si rende chiaramente conto del senso e della portata della domanda dell'Imperiale e Regio Governo che la Serbia si impegni ad accettare sul suo territorio la collaborazione degli organi dell'Imperiale e Regio Governo, ma dichiara che ammetterà la collazborazione che risponderà ai principi del diritto internazionale e alla procedura criminale, oltre che ai buoni rapporti di vicinato.
6º Il Governo Reale - questo va da sé - considera suo dovere aprire un'inchiesta contro coloro che sono o che eventualmente siano stati immischiati al complotto del 15/28 Giugno e che si trovino sul territorio del Regno. Quanto alla partecipazione a questa inchiesta degli organi delle autorità austro-ungariche, che sarebbero delegate a questo scopo dall'Imperiale e Regio Governo il Governo Reale non lo può accettare, perché questo sarebbe una violazione della Costituzione e della legge sulla procedura criminale. Nonostante tutto nei casi concreti delle comunicazioni sui risultati dell'istruttoria in questione potranno essere date agli organi austro-ungarici.
7º Il Governo Reale ha fatto procedere la sera stessa della consegna della nota all'arresto del Comandante Voïslav Tankositch. Quanto a Milan Ziganovitch che è suddito alla Monarchia austroungarica e che fino al 15 Giugno era impiegato (come aspirante) alla direzione delle ferrovia, non ha potuto essere scoperto e un mandato di cattura è stato emesso contro di lui. L'Imperiale e Regio Governo è pregato di volere nella forma abituale fare conoscere al più presto possibile le presunzioni di colpevolezza oltre alle prove eventuali della loro colpevolezza che sono state raccolte fino ad oggi tramite l'istruttoria a Saraïevo ai fini di un'inchiesta ulteriore.
8º Il Governo serbo rinforzerà ed estenderà le misure prese per impedire il traffico illecito di armi e di esplosivi attraverso la frontiera.
Va da sé che ordinerà di seguito una inchiesta e punirà everamente i funzionari delle frontiere sulla linea Sabac-Loznica, che hanno mancato ai loro doveri e lasciato passare gli autori del crimine di Saraïevo.
9º Il Governo Reale darà volentieri delle spiegazioni sugli interventi che i suoi funzionari tanto in Serbia che all'estero hanno espresso dopo l'attentato nelle interviste e che, secondo l'affermazione dell'Imperiale e Regio Governo, sono stati ostili verso la Monarchia non appena l'Imperiale e Regio Governo gli avrà indicato i passaggi degli interventi in questione e avrà dimostrato che le parole usate sono state pronunciate in effetti dai suddetti funzionari, nei riguardi dei quali il Governo Reale stesso avrà cura di raccogliere prove e convincimenti.
10º Il Governo Reale informerà l'Imperiale e Regio Governo dell'esecuzione delle misure comprese nei punti precedenti, nella misura in cui ciò non sia stato già fatto col presente documento, non appena ogni provvedimento sarà stato ordinato ed eseguito.

Nel caso in cui l'Imperiale e Regio Governo non sia soddisfatto di questa risposta, il Governo Reale serbo, considerato che è nell'interesse comune non precipitare la soluzione di questa questione, è pronto come sempre ad accettare un'intesa pacifica, sia rimettendo questa questione alla decisione del Tribunale Internazionale dell'Haye sia alle Grandi Potenze che hanno preso parte all'elaborazione della dichiarazione che il Governo serbo ha fatto il 18/31 Marzo 1909.

In foto Alessandro I di Serbia