Notiziario: 23 maggio 1943, la morte dell’asso dei sommergibili Franco Gazzana Priaroggia

23 maggio 1943, la morte dell’asso dei sommergibili Franco Gazzana Priaroggia

Il 23 maggio in Italia si apprese la triste notizia che il sommergibile Da Vinci era stato affondato al largo di Vigo dopo un violento e preciso attacco con bombe di profondità. Il giorno precedente il battello informò Betasom, il comando dei sommergibili italiani oceanici con base a Bordeaux, che prevedeva  fare rientro alla base il giorno 29 maggio. Questa fu l’ultima comunicazione del sommergibile.

A condurre l’attacco che affondò il miglior sommergibile italiano e miglior sommergibile non tedesco nella seconda guerra mondiale, con 17 navi affondate per un totale di 120.243 tonnellate di stazza lorda fu la fregata britannica Ness. Non ci furono superstiti e fra i morti ci fu uno degli assi dei sommergibilisti italiani, il capitano di corvetta Gianfranco Gazzana Priaroggia.

Nato a Milano il 30 agosto 1912, dopo essere stato allievo dell’Accademia Navale di Livorno dal 1931, conseguendo nel gennaio 1935 la nomina a guardiamarina, nel 1937 entrò a far parte dei sommergibilisti partecipando a due missioni speciali nelle acque spagnole durante la guerra civile, per assumere nell’ottobre del 1938 il comando del Malachite a bordo del quale iniziò le operazioni militari nella seconda guerra mondiale.

Dopo aver conseguito la promozione a tenente di vascello si imbarcò con l’incarico di ufficiale in seconda, prima sul Durbo e successivamente sul Tazzoli, il famoso battello comandato dal capitano di corvetta Carlo Fecia di Cossato, e a bordo del quale contribuì all’affondamento di dodici navi per complessive 68.000 tonnellate.

Dal 10 agosto 1942 assunse il comando del sommergibile Leonardo da Vinci, dislocato come il Tazzoli nella Base Atlantica di Betasom a Bordeaux, contribuendo alla fama del battello. I due sommergibili Tazzoli e Leonardo Da Vinci stabilirono due primati: il primo quello del maggior numero di navi nemiche affondate, il secondo quello del maggior tonnellaggio di naviglio nemico affondato.

Nella missione effettuata nelle acque dell’Oceano Indiano dal 7 ottobre al 6 dicembre 1942, conseguì l’affondamento di 4 navi mercantili, per complessive 26.042 tsl. Durante la sua carriera affondò ben 90.601 tonnellate di naviglio venendo decorato con la Medaglia d’oro concessa alla memoria, due d’argento e tre di bronzo al valor militare, la Croce di Cavaliere della Croce di Ferro e della Croce di Ferro di prima e seconda classe. Venne inoltre citato ben sette volte sul Bollettino di guerra del Comando supremo.

In quegli stessi giorni, non si conosce con precisione la data, stimata dal 17 al 24 maggio, scompariva per sempre in Atlantico anche il Tazzoli un altro protagonista della guerra sottomarina italiana con tutto il suo equipaggio. Sotto riportiamo la motivazione dalla Medaglia d’Oro al Valor Militare, conferita come detto sopra alla memoria:

«Ufficiale sommergibilista dotato di superiori qualità d’animo e di elevata capacità tecnica, quale ufficiale in 2° di unità operante in acque oceaniche, contribuiva efficacemente con metodica perseveranza ed aggressività all’affondamento di 12 navi per complessive 67.972 tonnellate. Confermava successivamente, quale comandante, le sue magnifiche doti di uomo di guerra e di mare, imponendosi in ogni occasione per valore e perizia tecnica e marinaresca. Citato ed ammirato dallo stesso avversario per la sua abilità e il suo spirito cavalleresco, nel corso di varie azioni affondava 44.957 tonn. di naviglio nemico e silurava un incrociatore pesante. Durante missione di guerra protrattasi 93 giorni, superando brillantemente infinite difficoltà, raggiungeva le acque dell’Oceano Indiano ove attaccava e distruggeva 5 grossi piroscafi ed una petroliera stazzanti complessivamente 57.831 tonn., stabilendo così un primato assoluto di tonnellaggio affondato in una sola missione da sommergibili nazionali. Nella navigazione di rientro alla base, il sommergibile, colpito a morte dopo strenua lotta contro preponderanti forze nemiche, si inabissava col valoroso equipaggio e con l’eroico comandante. Sublime esempio di sereno ardimento e di eccezionali virtù militari. Oceano Atlantico, 23 maggio 1943

La Marina Militare Italiana ha intitolato due battelli alla figura del valoroso comandante. Il primo era un sommergibile oceanico ex USA, costruito nel contiere Portsmouth Navy Yard di Kittery nel Maine, varato il 21 maggio e rimasto in servizio nella nostra Marina dal 1972 al 1982, con il distintivo ottico S 502. Il secondo è un battello della 4ª serie della classe Sauro, costituita dai sommergibili Gazzana (S525) e Longobardo (S524). Consegnato alla Marina Militare il 12 aprile 1995, ha ricevuto il 4 maggio 1996 a Napoli la bandiera di combattimento.