Nacque a Robecco Pavese, un piccolo paese dell'Oltrepò Pavese, rimasto orfano in giovane età, emigrò in Argentina per contribuire al sostentamento della famiglia. Nei mesi che precedettero la dichiarazione di guerra all'Impero austro-ungarico,fu richiamato in servizio all'atto della mobilitazione generale. Rientrato in Patria si presentò presso il distretto militare di Tortona, dove fu arruolato nel Regio Esercito, ed assegnato al 1º Reggimento della Brigata "Granatieri di Sardegna".
Il 19 agosto fu mandato a consegnare un importante ordine che poteva cambiare il destino del suo battaglione, e per farlo dovette attraversare una zona scoperta, battuta dal tiro del nemico. Lanciatosi sul campo di battaglia venne ferito a morte, e stringendo la lettera tra i denti strisciò fino al comando italiano dove si spense subito dopo. Alla sua memoria, il 16 agosto del 1918, venne decretata la concessione della Medaglia dOro al valor militare: «Costante fulgido esempio ai compagni di attività, zelo e fermezza, quale ciclista presso il comando di un battaglione, disimpegno sempre con infaticabile lena il proprio compito, sotto furiosi bombardamenti avversari, sprezzante del pericolo e dei disagi, ed essendo di mirabile esempio anche ai più arditi. Affidatogli in un momento critico dell'azione un ordine di tale importanza da dover essere recapitato in modo assoluto, partì mentre più intenso era il fuoco nemico. Colpito a morte durante il cammino e conscio della gravità del momento, raccolte le sue ultime energie, volle trascinarsi fino al comando designato, e spirò mentre gli recapitava l'ordine, assicurando, coll'eroico sacrificio della propria vita, il buon esito del combattimento. Selo, 19-22 agosto 1917.»