18 MARZO 1917 - LA RUSSIA NON ABBANDONA LA GUERRA
“Russia, se ci sei, batti un colpo”. Gli Alleati attendono dichiarazioni ufficiali dal Governo provvisorio, una qualsiasi indicazione sul prosieguo della guerra. A tranquillizzare l’Intesa ci pensa Miljukov. Il Ministro degli esteri riceve gli Ambasciatori a Pietrogrado il 18 marzo, a seguire arriva il comunicato ufficiale: «Il Governo rimarrà rispettoso degli impegni internazionali assunti dal caduto regime e farà onore alla parola della Russia. […] Combatteremo al fianco degli Alleati il nemico comune fino alla fine, senza tregua e senza debolezza».
Sui giornali italiani iniziano ad arrivare le prime informazioni sulla rivoluzione: «Da una decina di giorni, la mancanza di pane a Pietrogrado costringeva i cittadini a tre o quattro ore di coda in strada per riceverne appena una o due libbre. I disgraziati operai e chi non aveva tanto tempo soffriva la fame». A questo punto escono anche le prime stime: l’insurrezione sarebbe costata 2.500 morti nella sola Pietrogrado. E poi ci sono i commenti degli esperti: «Tutto questo movimento non può provocare nessuna apprensione presso gli Alleati. […] L’avvenire di una Russia liberale è assicurato».
Sui giornali italiani iniziano ad arrivare le prime informazioni sulla rivoluzione: «Da una decina di giorni, la mancanza di pane a Pietrogrado costringeva i cittadini a tre o quattro ore di coda in strada per riceverne appena una o due libbre. I disgraziati operai e chi non aveva tanto tempo soffriva la fame». A questo punto escono anche le prime stime: l’insurrezione sarebbe costata 2.500 morti nella sola Pietrogrado. E poi ci sono i commenti degli esperti: «Tutto questo movimento non può provocare nessuna apprensione presso gli Alleati. […] L’avvenire di una Russia liberale è assicurato».
Ingenui, pensano che la rivoluzione russa sia finita; in realtà, quella vera, deve ancora cominciare.
Sul fronte occidentale gli Alleati incassano un altro agognato tassello: dopo Bapaume viene presa anche Péronne; l’accoppiata era uno degli obiettivi principali della battaglia della Somme. Gli anglo-francesi avanzano lungo un fronte di un centinaio di chilometri, per una profondità massima di una quindicina. Nel tabellino di giornata Alleato finiscono anche Chaulnes, Noyon, Guiscard e Nesle. I tedeschi non fanno una piega: continuano a rifiutarsi di impegnare battaglia, eccezion fatta per le retroguardie a protezione della ritirata.
Davide Sartori