17 dicembre 1944, IL MASSACRO DI MALMEDY
17 dicembre 1944, IL MASSACRO DI MALMEDY
Durante le primissime ore dell'offensiva delle Ardenne, paracadutisti tedeschi e Volksgrenadier riuscirono ad aprire un varco tra le difese statunitensi della 1ª Armata nel settore di Losheim, il punto di giunzione tra il V e il VIII Corpo d'armata. Nella notte del 16 dicembre il Kampfgruppe Waffen-SS del tenente colonnello Joachim Peiper poté quindi incominciare la sua marcia verso ovest, sfruttando il varco aperto nelle linee statunitensi e incontrando solo sporadica resistenza da parte di elementi sbandati del 14º gruppo di cavalleria travolto a Losheim. Durante la giornata del 17 dicembre il Kampfgruppe fece rapidi progressi e avanzò da Buchholz a Büllingen dove catturò un deposito di carburante; quindi proseguì per Malmedy.
La marcia delle truppe tedesche fu costellata da episodi di spietata violenza su prigionieri statunitensi e su civili belgi. Intorno alle 14:00 del 17 dicembre vennero raccolti nei dintorni di Malmédy 113 prigionieri americani, dei quali 87 membri della Battery B e tre di altre unità dello stesso 285th Battalion, 10 autisti di cinque ambulanze che percorrevano le strade della zona, un militare della Military Police e alcuni altri soldati catturati dai tedeschi poco prima. Attorno alle 14:15 si sentirono due colpi di pistola, e ciò fu una specie di segnale. I soldati di Peiper iniziarono a massacrare con fucili e pistole mitragliatrici i disarmati prigionieri statunitensi facendo almeno 72 vittime; altre 12 salme vennero ritrovate sepolte sotto la neve dagli statunitensi tra febbraio e aprile. Molte di loro presentavano colpi d'arma da fuoco alla nuca.
Quello stesso giorno elementi della 1ªSS-Leibstandarte uccisero a sangue freddo 11 prigionieri afroamericani della compagnia C del 333rd Field Artillery Battalion nei pressi di Wereth. Quando trovarono i corpi, gli statunitensi constatarono come molti di essi presentassero fratture facciali, fratture alle gambe, dita mozzate e colpi di baionetta. Vennero quindi torturati prima di essere giustiziati. (http://www.wereth.org/en/history)
Nei giorni seguenti gli uomini di Peiper proseguirono la loro avanzata verso Cheneux, La Gleize, Stoumont fino ad arrivare il 19 dicembre a Stavelot. Durante questa avanzata le SS si macchiarono di un altro crimine, l'assassinio di circa 100 civili inermi nei pressi di Stavelot.
Nel 1946 durante i cosiddetti Dachau Trials venne anche aperto un procedimento giudiziario per il massacro di Malmedy e l'esecuzione dei civili belgi, dove vennero chiamati a rispondere 73 uomini delle SS e i comandanti Peiper, Sepp Dietrich, Fritz Krämer e Hermann Priess. Vennero condannati a morte 43 soldati delle W-SS incluso Peiper, gli altri furono condannati all'ergastolo, compreso Dietrich, mentre Priess fu condannato a 20 anni di reclusione. Nessuna condanna a morte venne eseguita e anche le pene detentive vennero annullate o drasticamente accorciate in seguito ai processi di appello.
Nella prima foto i corpi dei soldati statunitensi giustiziati a Malmedy, nella seconda i cadaveri di donne e bambini belgi assassinati durante l'offensiva tedesca, nella terza il corpo di un bambino ucciso dalle SS a Stavelot.
[RM]
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Fonti web:
- https://en.wikipedia.org/wiki/Malmedy_massacre
- https://web.archive.org/…/magazin…/world_war_2/3030591.html…