15/06/1918 inizia la battaglia del solstizio sul fiume Piave. Gli austroungarici attaccano in forze, il generale Conrad afferma "Gli italiani sono rimasti aggrappati al davanzale di una finestra; basterà pestare loro le dita per farli precipitare", bombardano le nostre linee con oltre 200.000 granate lacrimogene e asfissianti e poi iniziano l'attacco con la fanteria, tuttavia i gas hanno un effetto minore del previsto siamo stati riforniti di maschere dagli alleati, l'attacco è pero violentissimo gli austriaci superano in più punti il fiume ma i fanti italiani a prezzo di enormi sacrifici riescono sempre miracolosmente a respingere gli attacchi, ci aiutano due fatti: l'audacia degli arditi ,unità d'elite che si gettano contro il nemico con bombe a mano e pugnale tra i denti, essi riescono a creare il panico nelle file avversarie, secondo Ernest Hemingway che seguì la battaglia come corrispondente di guerra, "se in lontananza si vedeva un vortice di austriaci potevi essere certo che in mezzo c'era un ardito italiano".
Ma un notevole aiuto ci viene anche dal fiume, una piena improvvisa rallenta l'avanzata austriaca ed aiuta i soldati durante la difesa è "il miracolo del Piave". Difficile dire quanto abbia influito, probabilmente molto meno di altri fattori ma è certo che sul piano psicologico la piena del fiume fu interpretata dai fanti come un segno che il fiume difendeva la Patria. Se si guarda ai mesi precedenti alla terribile disfatta di Caporetto si può dire che la battaglia del Piave fu il frutto del combinato disposto di una serie di fatti in cui ognuno bene o male fece il suo dovere. A cominciare dal Re che fu uno dei pochi a non perdere la testa dopo Caporetto per passare alla classe politica che mise temporaneamente da parte le polemiche violente che per tre anni l'avevano divisa. "L'onorevole Orlando (presidente del consiglio) ha detto: Al Monte Grappa è la Patria.
A nome dei miei compagni ripeto: Al Monte Grappa è la Patria" disse tra gli applausi il socialista Turati leader dell'opposizione, per proseguire con i vertici militari ma soprattutto i protagonisti furono i soldati italiani siano i temibili arditi volontari che i poveri fanti, spesso contadini analfabeti che fino a poco tempo prima avevano accettatto la guerra più con spirito di rassegnazione che con entusiasmo patriottico. C'è qualcuno che dice che la guerra è solo una immane tragedia e non vi è dubbio che lo sia (in particolare il vero e proprio massacro di giovani vite che fu la Grande Guerra) tuttavia alcuni episodi di una guerra possono essere di insegnamento per le generazioni future, la battaglia del Piave è una di queste.
“No! - disse il Piave – No! - dissero i fanti…-
Mai più il nemico faccia un passo avanti…”
Si vide il Piave rigonfiar le sponde,
e come i fanti combattevan le onde…