14 GIUGNO 1940: LA PRIMA MEDAGLIA D'ORO AL VALOR MILITARE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE IL TENENTE DI VASCELLO GIUSEPPE BRIGNOLE (PRESIDENTE DAL 1971 AL 1974 DELLA FEDERAZIONE DI PADOVA DELL'ANCR)
Giuseppe Brignole, nato a Noli il 6 ottobre 1906, è stato il primo decorato di Medaglia d'Oro al Valor Militare della seconda guerra mondiale: decorazione guadagnata sul campo proprio il 14 giugno 1940.
La cosa che riempie di orgoglio la nostra Associazione è che dal 1971 al 1974 il Ten. Brignole ricoprì il ruolo di Presidente Provinciale della Federazione di Padova dell'ANCR.
Dopo il servizio di leva dal 1928 al 1933, nel settembre del 1935, per esigenze di carattere eccezionale, fu richiamato in servizio ed assegnato alla Squadriglia MAS di La Spezia con la quale poi partecipò ad alcune missioni durante il conflitto italo-etiopico e nella guerra in Spagna.
Nel 1937 conseguì la promozione a Tenente di Vascello e nel gennaio dello stesso anno fu destinato a Massaua, presso il Comando Superiore in Africa orientale.
Il 24 aprile 1940 ebbe il comando della torpediniera Calatafimi con sede a La Spezia.
Il 14 giugno 1940 si guadagnò sul campo la Medaglia d'Oro al Valor Militare, con la seguente motivazione:
"Comandante di torpediniera di scorta ad un posamine, avvistata una formazione di numerosi incrociatori e siluranti nemici che dirigevano per azioni di bombardamento di importanti centri costieri, ordinava al posamine di prendere il ridosso della costa ed attaccava l'avversario affrontando decisamente la palese impari lotta. Fatto segno ad intensa reazione, manovrava con serenità e perizia attaccando fino a breve distanza con il siluro e con il cannone, le unità nemiche.
La sua azione decisa e i danni subiti dalle forze navali avversarie costringeva queste a ritirarsi.
Esempio di sereno ardimento, di sprezzo del pericolo, di consapevole spirito di assoluta dedizione alla Patria.".
Mar Ligure, 14 giugno 1940
Negli anni successivi di guerra Brignole si guadagnò anche altre due Medaglie di Bronzo al Valor Militare con le seguenti motivazioni:
"Comandante di torpediniera, di scorta ad una pirocisterna, colpita con due siluri e incendiata da aerosiluranti nemici, impartiva rapidamente efficaci disposizioni al fine di arrecare soccorso ai naufraghi dell’unità sinistrata. Nonostante l’opera di salvataggio fosse resa estremamente difficile a causa della benzina in fiamme, riversatasi nella zona di mare circostante, riusciva in breve tempo a trarre in salvo tutti i naufraghi, dimostrando serena noncuranza del pericolo ed elevato spirito di abnegazione".
Mediterraneo orientale, notte sul 26 ottobre 1942.
"Comandante di torpediniera, ha compiuto numerose missioni di guerra e scorte a convogli in acque insidiate dal nemico. Animato da elevato sentimento del dovere, ha dimostrato in ogni circostanza sereno coraggio, capacità professionali ed elevato spirito combattivo.".
Mediterraneo, 22 giugno 1942-8 settembre 1943.
Al momento dell'armistizio dell'8 settembre 1943 si rifiutò di aderire alla Repubblica Sociale Italiana e venne deportato nei lager nazisti dove si fece apprezzare per la sua capacità di guida morale da tutti i suoi compagni internati.
Nel lager di Sandbostel ebbe l'incarico di "ufficiale anziano" (il capocampo per gli IMI) e il suo ruolo fu determinante nell'organizzare la resistenza degli IMI, organizzando attività culturali e sociali per i prigionieri e agendo in modo inappuntabile con le autorità tedesche anche nella gestione dei momenti più difficili.
Per motivi lavorativi si trasferì poi a Padova con la famiglia e qui, per un triennio, ricoprì la carica di Presidente Provinciale della nostra Associazione.
Ritornato al suo paese natale vi morì il 30 luglio del 1992.