10 invenzioni utilissime che dobbiamo alla Prima Guerra Mondiale (prima parte)

Uno dei momenti più neri della Storia moderna è servito a lanciare alcuni oggetti, convenzioni o tecnologie di cui oggi non potremmo fare a meno. Dalle cerniere lampo alle bustine di tè, ecco 10 lampi di genio nati in occasione della Grande Guerra.
Già prima della guerra la Kimberly-Clark, una piccola azienda statunitense, aveva scoperto, durante un viaggio tra le cartiere di Germania, Austria e Scandinavia, un materiale cinque volte più assorbente del cotone e molto più economico da produrre. Il nuovo tessuto, ribattezzato Cellucotton, fu esportato negli USA e utilizzato per produrre bende chirurgiche per gli ospedali da campo di guerra.

Ma le infermiere che vi lavoravano scoprirono anche un secondo uso del materiale e iniziarono a usare i ritagli avanzati come assorbenti. Al termine del conflitto il business dei tessuti chirurgici cessò e l'azienda riconvertì la sua attività iniziando a produrre il suo marchio di maggior successo: Kotex, venduto per la prima volta al pubblico nel 1920.Vendere gli assorbenti a un pubblico femminile non si rivelò una sfida facile: le donne si vergognavano ad acquistarli in farmacia, da commessi maschi, al punto che la Kimberly-Clark dovette chiedere ai negozianti di lasciare che li si potesse acquistare in modo più discreto, semplicemente lasciando il denaro in una scatola.

L'azienda cercò allora nuovi usi per il Cellucotton e nel 1920 un dipendente scoprì che stirando i fogli di cellulosa si ricavava un materiale talmente liscio e delicato da essere utilizzato sul viso. Nel 1924 nascevano così i primi fazzoletti di carta, i "Kleenex", finalmente usa e getta (e molto più igienici).
La tradizione vuole che le prime bustine di tè siano nate, quasi per caso, nel 1908, prima dello scoppio della guerra. Un commerciante di tè statunitense prese a vendere le foglie ai clienti in piccole bustine, e una di queste finì nell'acqua bollente: da qui si iniziò a usarle in infusione. Durante il conflitto una compagnia tedesca, la Teekanne, sfruttò l'idea creando bustine destinate alle truppe in guerra, ribattezzate le "bombe tè".
L'idea di spostare avanti le lancette all'arrivo della primavera, per sfruttare al meglio la luce solare del mattino e risparmiare candele alla sera, era già stata avanzata nel 1784 da Benjamin Franklin, ma fu solo durante il primo conflitto mondiale che fu adottata. 

A causa della scarsità di carbone, le autorità tedesche decisero di avanzare orario per risparmiare su illuminazione e riscaldamento: alle 23:00 del 30 aprile 1916, le lancette dell'orologio furono spostate avanti di un'ora. Tre settimane dopo anche la Gran Bretagna adottò l'ora legale, e così fecero anche Europa e Stati Uniti. A guerra finita la soluzione fu abbandonata, per poi essere sposata di nuovo successivamente.
 L'invenzione del metallo più comunemente usato, che non si ossida né corrode, si deve a un ingegnere di Sheffield, Harry Brearley, che lavorava a servizio dell'esercito inglese: le armi d'artiglieria erano deformate dal calore e dall'attritto dei proiettili e serviva un materiale più resistente. 

Brearley provò ad aggiungere cromo all'acciaio, ma non soddisfatto dei suoi esperimenti gettò alcuni prototipi del nuovo metallo in una pila di rifiuti nel suo cortile. Dopo alcuni giorni si accorse che i pezzi con l'aggiunta di cromo non si erano arrugginiti: aveva appena scoperto il segreto dell'acciaio inossidabile, che dopo la guerra trovò i suoi impieghi più vasti nell'industria delle posate e degli strumenti chirurgici.